Scuola cattolica: risorsa educativa 
Una Nota pastorale per la scuola cattolica
L’ultimo documento dei vescovi italiani sulla scuola cattolica risaliva a più di trent’anni fa (1983) e quindi è stato opportuno aggiornare la riflessione e rilanciare l’attenzione sull’argomento.
Più che offrire una sintesi complessiva del settore, la Nota si sofferma su alcuni aspetti particolari, che possono costituire dei motivi di attenzione o campi di intervento dettati dagli sviluppi degli ultimi decenni.
Come dichiara il titolo, si vuole sottolineare soprattutto la finalità educativa della scuola cattolica ed il suo legame con la Chiesa locale, di cui essa dovrebbe essere peculiare espressione. In questo senso vale l’uso della categoria di “risorsa” per identificare il servizio offerto dalla scuola cattolica.
Dopo un sintetico sguardo sulla situazione attuale delle scuole cattoliche e della scuola italiana nel suo insieme, il documento si sofferma sull’identità della scuola cattolica, che intende mediare il suo impegno educativo e culturale con il tessuto ecclesiale di cui dovrebbe essere parte vitale.
Manca però oggi in Italia una cultura della parità che, anche all’interno della comunità cristiana, consenta di apprezzare e di promuovere il significato della sussidiarietà scolastica, riconoscendo cioè il valore di una scuola che nasce dal basso, dall’iniziativa della comunità ecclesiale e della società civile.
Non è solo un problema economico (anche se la sopravvivenza di tante scuole è seriamente a rischio), ma è soprattutto una questione di libertà e di progettualità culturale.
La scuola cattolica in Italia – dalle scuole dell’infanzia, che rappresentano più della metà del totale, alla formazione professionale, che deve essere considerata parte integrante di questo sistema – è punto di riferimento per oltre ottocentomila famiglie che trovano in essa una risposta efficace alla loro domanda educativa.
Nota pastorale Scuola cattolica e Chiesa locale.pdf