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Famiglia, scuola di umanità   versione testuale

Famiglia e formazione nella "Relatio Synodi"


«Grembo di gioie e di prove, di affetti profondi e di relazioni a volte ferite, la famiglia è veramente “scuola di umanità” (cf. Gaudium et Spes, 52), di cui si avverte fortemente il bisogno. Nonostante i tanti segnali di crisi dell’istituto familiare nei vari contesti del “villaggio globale”, il desiderio di famiglia resta vivo, in specie fra i giovani, e motiva la Chiesa, esperta in umanità e fedele alla sua missione, ad annunciare senza sosta e con convinzione profonda il “Vangelo della famiglia”».

Le recenti parole dei Padri Sinodali, pronunciate in occasione dell’ultimo Sinodo straordinario dei Vescovi dell’ottobre scorso, descrivono con chiarezza il tempo estremamente fecondo che la famiglia, come segno dei tempi, sta vivendo oggi.

Anche se i quotidiani episodi di cronaca sembrano oscurare la luce dell’amore sponsale, creando tante paure e incertezze nella mente dei giovani, la famiglia rimane ancora il luogo dove si impara a crescere in umanità.

Vivendo il compito primario “di custodire, rivelare e comunicare l'amore” (Giovanni Paolo II, Esortazione post-sinodale Familiaris Consortio, 17), essa è il luogo più adatto dove crescere come uomini e come donne imparando ad amare in corpo, anima e spirito fino a fare della propria vita un dono.

Solo in famiglia, infatti, si può vivere quell’ “amore artigianale” di cui parlava Papa Francesco ai fidanzati lo scorso 14 febbraio, un “lavoro di oreficeria” che richiede spesso la stessa pazienza dell’agricoltore che sa attendere che il seme cresca e porti frutto anche in condizioni non sempre ottimali.

Come quelle di tante famiglie con figli adolescenti che avvertono, oggi, tutta la loro inadeguatezza di fronte alle nuove forme di comunicazione che, riguardo ai temi della sessualità e dell’affettività, stanno creando tanta confusione attraverso luoghi comuni, nuovi stereotipi e ideologie.

A tal proposito l’educazione dovrebbe davvero diventare, come diceva don Milani a proposito della scuola, “l’ottavo sacramento”.
Per compiere quotidianamente un’impresa così importante, è indispensabile che l’intera comunità cristiana, come propongono gli Orientamenti sulla preparazione al matrimonio e alla famiglia, si attivi affinché l’educazione all’amore avvenga in famiglia, ma coinvolga nello stesso tempo anche la scuola, la parrocchia e le tante associazioni che hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni.

Se “per educare un figlio ci vuole un villaggio”, come ricordato da Papa Francesco nel suo Discorso al mondo della Scuola Italiana il 10 maggio del 2014, la famiglia per far crescere autentici uomini e donne ha bisogno di quella alleanza educativa che, nella comunione delle differenze, chiama tutti a collaborare insieme per costruire un futuro carico di speranza per l’intera umanità.