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Umanesimo   versione testuale


Un’educazione umanistica è un’educazione creativa e personale, che mette al centro l’uomo che vuol essere “autenticamente umano”
 
L’origine etimologica del termine è humanitas: la qualità specifica dell’uomo inteso come creatura dotata di intelligenza, di volontà, di sensibilità estetica, di dimensione affettiva, di capacità comunicativa e relazionale, in grado di cogliere il valore del simbolo. Sullo sfondo sono la sentenza di Protagora – «di tutte le cose misura è l’uomo, di quelle che sono in quanto sono di quelle che non sono in quanto non sono» – e il verso di Terenzio, «sono un uomo, nulla di umano considero estraneo a me».
 
L’idea di umanesimo rinvia quindi a un’educazione rispettosa del valore unico di ogni persona. Una visione umanistica dell’educazione intende il pensiero come “percezione, focalizzazione e articolazione linguistica”: la lingua è quindi per eccellenza la terra dove abita l’humanitas.
 
L’humanitas è un valore che si realizza nella civitas. L’uomo ha una sua identità in quanto gode di compagni, è legato a una patria dove riconosce la sede dei legami affettivi, istituzionali e religiosi che lo caratterizzano, condivide con i suoi simili le leggi che regolano la vita e che lui stesso ha contribuito a definire. In questa complessa interazione di aspetti diversi,
l’educazione acquista il valore fondamentale di limite (limes non vinculum) come principio di libertà.
 
Storicamente, il termine “umanesimo” nasce dall’espressione studia humanitatis, con la quale si designavano gli studi delle lettere classiche latine e greche. Vale la pena di guardare all’Umanesimo come un’area di straordinaria esperienza e non come a un modello. Un’educazione che si ispiri ai valori dell’umanesimo dovrà quindi non ripetere dei modelli, non trasmettere un sapere predefinito e prestrutturato, ma percorrere vie che incoraggino la creatività, la capacità espressiva e relazionale, la consapevolezza critica di ciò che è stato già fatto (l’esperienza) e di ciò che può essere fatto di nuovo (la ricerca).
 
In questa prospettiva sono da superare barriere epistemologiche, disciplinari, ideologiche. Al centro dell’esperienza conoscitiva è l’uomo nella sua integrale unitarietà, con la sua forza e i suoi limiti. È l’humanitas la misura delle cose, non viceversa: l’umanesimo può aiutare in tal senso la dimensione educativa a riconquistare la sua dignità di “percorso verso l’autenticamente umano”.