Il futuro delle nuove generazioni si costruisce con un nuovo investimento educativo e una alleanza feconda fra scuola e famiglia.
Generare nuove creature ed educarle a una vita buona vuol dire scegliere la “cultura dell’incontro” contro la “cultura dello scarto”.La Giornata della Vita a Firenze è stata preceduta da un incontro con gli studenti delle scuole superiori –– "Nessuna vita è uno scarto" – nella mattinata del 31 gennaio, al quale prendono parte L. Canestrelli, E. Aceti, D. Rondoni, M. Tresoldi e la sua famiglia, D. Musumeci.
Domenica 2 febbraio è stata poi inaugurata la mostra sul servo di Dio Jérôme Lejeune, scopritore della causa della sindrome di Down, nella cripta della Basilica di S. Croce.
La Santa Messa presieduta da S.E. il Card. Giuseppe Betori ha chiuso la Giornata per la Vita.Nei giorni successivi, fino al 9 febbraio, sono previste altre iniziative, anche queste organizzate dal Centro Diocesano di Pastorale Familiare insieme al Movimento per la Vita, il Centro Diocesano di Pastorale Giovanile e l'Ufficio di Pastorale Scolastica.

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