La sessione pomeridiana del Convegno organizzato dall’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università, è stata dedicata al problema dell’orientamento nella scuola e nella formazione professionale, a partire dalla relazione del prof. Dario Nicoli (Univ. Cattolica, Brescia).
 
Rispetto a una società “signorile” (Ricolfi), nella quale si fa difficoltà a trovare il giusto percorso formativo e lavorativo spesso perché ci si può permettere di aspettare, occorre recuperare la qualità concreta della formazione e soprattutto del lavoro.
 
 La grande sofferenza della scuola italiana è proprio nell’educazione al lavoro: si dà rilievo magari all’occupazione, ma non alla dimensione del lavoro.
 
 Questo si riflette in un paradosso: gli istituti professionali dedicano poco tempo alle materie pratiche” e sono quindi caratterizzati da altissima dispersione, mentre i centri di formazione professionale si sono rivelati molto efficaci. Sarebbe opportuno difenderli e incrementarli, soprattutto nel Mezzogiorno.
 
Anche in questa seconda sessione sono state presentate delle esperienze, legate soprattutto a istituzioni religiose.
 
Hanno parlato la prof.ssa Fabiana Ilari (CIOFS), il prof. Jesus Martinez (Ist. “Massimo”, Roma), il dott. Andrea Ciucci Giuliani, psicologo (Roma), la prof.ssa Giovanna Marini (ENGIM).
 
L’orientamento, nelle varie forme, si caratterizza come un processo di accompagnamento e di discernimento, che non può imporre scelte allo studente, casomai lo deve portare a crescere, a costruirsi un proprio percorso.