La Chiesa nella Scuola - Temi - Autonomia e sussidiarietà 

Autonomia e sussidiarietà   versione testuale


Una scuola libera deve essere autonoma, chiarire i propri obiettivi formativi, essere collegata in rete con famiglie e istituzioni. E lo Stato deve esserne il garante.
 
Il principio di sussidiarietà, che con il principio di solidarietà forma uno dei capitoli più importanti della dottrina sociale della Chiesa, è importante per l’educazione e la scuola a due principali livelli. Il primo riguarda il rinnovamento del sistema formativo, nel passaggio da una scuola dello Stato a una scuola della società civile. Il secondo riguarda lo sviluppo di esperienze, che hanno potuto svilupparsi in forza dell’attuazione del principio di sussidiarietà e di politiche, nazionali e locali, sussidiarie.
 
La sussidiarietà ha dunque valore sia sul piano educativo – natura relazionale dell’educazione, contributo della famiglia nel processo formativo, libertà di scelta – sia sul piano istituzionale: valorizzazione della soggettività sociale, superamento del centralismo burocratico, pluralità di modelli formativi.
La legislazione italiana, che contempla nel “sistema di formazione e istruzione nazionale” diverse tipologie di scuola (statale, non statale/paritaria, degli enti locali), fornisce un’idea di “scuola pubblica” più comprensiva e ampia di quella un tempo in auge. Il confronto con le esperienze europee rende evidente la positività di sistemi misti, nei quali lo Stato svolge una funzione di garante: la qualità dell’istruzione è innalzata, la struttura burocratica è ridimensionata e persino i costi possono essere ridotti.
 
Un importante ambito di applicazione della sussidiarietà è dato dalla formazione professionale: il concorso fra l’iniziativa sociale e le regioni ha portato, in anni recenti, allo sviluppo e alla qualificazione di questo settore, che rappresenta un fondamentale canale di formazione per ampia parte della popolazione giovanile.
La sussidiarietà trova un punto di incontro essenziale con l’autonomia scolastica: l’una principio funzionale, l’altra principio strutturale dell’esercizio della libertà nella società. L’autonomia diventa allora il riconoscimento di una  piena “personalità” alla singola scuola, le cui caratteristiche e il cui progetto formativo devono risultare trasparenti e concretamente attuati.
 
Con lo sviluppo delle scuole autonome – responsabilmente gestite, amministrate con competenza e seriamente progettate sul piano didattico – prendono consistenza sia le iniziative mirate a valutare la qualità scolastica sia la costituzione di “reti” di scuole, in grado di collaborare sul piano funzionale e culturale.