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Comunità   versione testuale

Un motivo di crisi della scuola consiste nel deterioramento delle relazioni tra coloro che vi lavorano. È altrettanto importante il rapporto tra docenti e alunni, costruito a partire dal coinvolgimento e dalla stima reciproca. L’apprendimento scolastico si propone obiettivi e scadenze temporali, avviene in un rapporto faccia a faccia con il gruppo degli insegnanti e dei compagni. Qualora siano ostruiti i canali di comunicazione, la scuola fallisce l’obiettivo di dimostrare che è possibile realizzare comunità di persone legate tra loro da vincoli di solidarietà e di amicizia civile, oltre che personale.
 
All’insegnante si chiede molto, dal punto di vista umano, professionale, sociale. Tutto questo contrasta con le forme di selezione dei docenti, con la poca cura posta alla loro formazione, con la mancanza di un riconoscimento del merito. La demotivazione del corpo docente oggi è legata anche al fatto che da un lato lo Stato sembra aver abbandonato la scuola, dall’altro il territorio non interagisce con la scuola o non le chiede nulla.
 
Nel territorio della scuola ci sono altre comunità come la parrocchia, frequentata dalle famiglie di alunni di scuole che appartengono allo stesso suo territorio e da molti docenti. Queste comunità ecclesiali possono fare molto per aiutare le famiglie a interagire con la comunità scolastica e per sostenere l’opera dei docenti. All’interno delle comunità parrocchiali potrebbero nascere piccoli gruppi di docenti e di genitori che si interroghino sul loro ruolo all’interno delle comunità scolastiche, che riprendano fiducia e forza per non lasciarsi bruciare da un compito che sembra al di sopra delle proprie possibilità. La scuola pubblica cattolica dovrebbe partecipare a questa impresa, testimoniando la propria vocazione secondo gli stimoli che vengono dal territorio.