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Al via le iscrizioni on line   versione testuale


Dal 15 gennaio al 15 febbraio è aperta la procedura di iscrizione on line al primo anno di ogni ciclo di studi.

Sono invitati a collegarsi con il sito http://www.iscrizioni.istruzione.it/ per compilare l’apposito modello tutti i genitori che devono iscrivere i propri figli alla prima classe della scuola primaria, alla prima classe della secondaria di primo grado o alla prima classe della secondaria di secondo grado.

Negli anni successivi al primo l’iscrizione è disposta d’ufficio dalla scuola. Per la prima volta si può utilizzare la procedura on line anche per l’iscrizione ai corsi di istruzione e formazione professionale che hanno attivato questa modalità.

Le scuole paritarie possono adottare la formula dell’iscrizione on line ma non sono obbligate. Nella scuola dell’infanzia l’iscrizione va effettuata ogni anno in forma cartacea.

L’iscrizione on line è stata sperimentata con successo negli ultimi anni ed ormai è divenuta una procedura abbastanza semplice, nella quale comunque i genitori – soprattutto quelli stranieri o con difficoltà a collegarsi ad internet – possono contare sull’aiuto che le singole scuole possono offrire.

La scelta della scuola è una decisione importantissima nella vita di ognuno e quindi è bene avere un contatto personale con la scuola per risolvere con un colloquio ogni dubbio o incertezza.

In coincidenza con l’apertura delle iscrizioni la presidenza della Cei ha diffuso il consueto messaggio in cui ogni anno invita studenti e famiglie a scegliere di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica (Irc).

Come per le iscrizioni, anche la scelta dell’Irc va fatta solo al primo anno di ogni ciclo scolastico e viene confermata d’ufficio negli anni successivi, fatto salvo il diritto di modificarla entro la medesima scadenza delle iscrizioni ma su iniziativa degli interessati e non su richiesta della scuola.

Nel suo messaggio la presidenza della Cei osserva come sia ormai noto che «questa scelta non è una dichiarazione di appartenenza religiosa, né pretende di condizionare la coscienza di qualcuno, ma esprime solo la richiesta alla scuola di voler essere istruiti anche sui contenuti della religione cattolica che costituisce una chiave di lettura fondamentale della realtà in cui noi tutti oggi viviamo».

Vengono inoltre ricordate le parole pronunciate da papa Francesco il 10 maggio scorso in occasione del suo grande incontro con il mondo della scuola a piazza San Pietro.

In quell’occasione disse il papa che «l’educazione non può essere neutra» e che «la missione della scuola è di sviluppare il senso del vero, il senso del bene e il senso del bello»: un obiettivo che è sicuramente fatto proprio dall’Irc.